Il Decreto fiscale collegato alla manovra 2018 ha introdotto il credito d’imposta per gli investimenti incrementali in pubblicità.

La norma prevede che potranno fruire dell’agevolazione in oggetto le “imprese” e i “lavoratori autonomi“.

Per poter accedere a questo credito d’imposta, le campagne pubblicitarie devono essere promosse attraverso i seguenti mezzi di comunicazione: stampa quotidiana e periodica, emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Inoltre, per ottenere l’agevolazione in oggetto, le pubblicità devono soddisfare precisi requisiti di carattere temporale e quantitativo.

Infatti, nell’indicare la misura dell’incentivo, la norma lo attribuisce a quei soggetti che effettuano, a decorrere dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, e poi dal 2018, campagne pubblicitarie “il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente“.

In particolare, per quanto riguarda gli investimenti del 2017, la disposizione stabilisce che sono agevolabili le spese che superano almeno dell’1 % l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati “nel corrispondente periodo dell’anno”, ossia dal 24 giugno al 31 dicembre 2016.

In presenza di dette spese, e a condizione che siano soddisfatti entrambi i requisiti, viene riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 75%, elevato al 90% per Mpmi e per start up innovative.

Tale credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, previa presentazione di un’istanza al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Lo studio rimane a disposizione per varie ed eventuali informazioni.

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