Aggiornato al 23/10/2020

È stato ulteriormente aggiornato il modello di autodichiarazione in caso di spostamenti.

Come sempre, tale autodichiarazione deve essere compilata, stampata ed esibita ogni qualvolta il cittadino abbandona la propria abitazione e viene fermato da un operatore di polizia.

Clicca qui per scaricare l’autodichiarazione: modello autodichiarazione ottobre 2020

Consigliamo inoltre di portare sempre con se: copia della carta d’identità;

  1. Se si è lavoratori autonomi: copia della visura camerale dalle quale si evince il codice Ateco ammesso al lavoro;
  2. Se si è professionisti: dimostrare che la propria attività è soggetta a scadenza (in Lombardia), anche avvalendosi di eventuali dichiarazioni di clienti o Ordini professionali.
  3. Se si è lavoratori dipendenti, in caso di spostamenti per esigenze lavorative:
    Richiesta prestazione lavorativa, da compilare a cura del datore di lavoro, disponibile Cliccando qui
    Copia dell’ultima busta paga
    disponibile (es febbraio 2020).

PRECISAZIONI:

Come riportato nella medesima autodichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:

  • esigenze lavorative (recarsi o fare ritorno al proprio ufficio, qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working);
  • situazioni di necessità (ad esempio acquistare generi di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti);
  • per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)
  • rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono).

Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

CONTROLLI:

Si precisa che i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti.

  • Su autostrade e viabilità principale: gli agenti della polizia stradale potranno fermare le vetture e controllare i moduli;
  • Sulla viabilità ordinaria: da Carabinieri e Polizia municipale;
  • Nelle stazioni ferroviarie: saranno attuati gli stessi controlli sui passeggeri, chiedendo di esibire la propria autodichiarazione;
  • Negli aeroporti, i passeggeri in partenza dovranno esibire la certificazione insieme ai documenti di viaggio. Quelli in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

VIOLAZIONE:

Esserne sprovvisti non equivale a commettere qualche violazione: secondo la direttiva già citata, l’autodichiarazione può essere «resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia».

Inoltre, la veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

In altre parole, le autorità potranno verificare se quello che era stato loro comunicato corrispondeva davvero a una delle quattro casistiche previste dal modulo.

In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del Codice Penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità), a meno che il proprio comportamento «si possa configurare un’ipotesi più grave».